14 Lug Feng Shui – DAL MATERIALE ALL’IMMATERIALE
È ormai noto come l’arredamento di una casa, di un ufficio o di un negozio non rivestano solo uno scopo funzionale.
La scelta degli oggetti e la loro disposizione all’interno dell’ambiente possono infatti influenzare la serenità e l’operatività delle persone che li vivano o lavorino, oltre che trasmettere un’inconsapevole ma percepita positività in coloro che vi entrino.
Negli anni recenti, una delle tecniche divenute più note e di tendenza nel settore dell’arredamento d’interni è il Feng Shui, un’antica arte geomantica taoista proveniente dalla Cina, il cui fondamento architettonico può approssimativamente riassumersi in “liberarsi dal superfluo”.
Il tema va ovviamente approfondito, in primis a livello semantico: la liberazione dal superfluo non deve infatti coincidere con la spoliazione indiscriminata degli ambienti, ma piuttosto con il mantenimento di un ordine che consenta all’energia positiva di fluire e generare benessere, translando dal materiale all’immateriale.
Specificamente, un Centro Estetico, al pari di una Spa od un Centro Massaggi, è un luogo dedicato al benessere in senso esteso. Coloro che vi entrano, ricercano infatti bellezza e pace in egual misura, e se la competenza delle operatrici è fondamentale per la prima, le intangibili suggestioni percepite sono essenziali alla seconda.
Di seguito si riportano, pur rapidamente, alcuni consigli pratici per l’applicazione dei principi del Feng Shui in un Centro Estetico.
In primo luogo, un elemento dal grande colpo d’occhio ma spesso trascurato: il colore delle pareti.
I colori sono fondamentali per creare armonia in un ambiente.
Nel Feng Shui, in termini simbolici, i colori usati in una stanza sono correlati a cinque elementi naturali, ovvero legno, acqua, fuoco, metallo e terra, e richiedono un preciso orientamento cardinale. Ciascuna sfumatura esprime poi un suo significato ed una propria energia, determinata dall’equilibrio tra Yin e Yang, le due forze opposte che rappresentano luce ed oscurità.
Una volta compreso, il significato simbolico può poi concretizzarsi e determinare il colore di un ambiente, a seconda dell’uso.
Per l’ingresso, ad esempio, tinte fortemente consigliabili sono giallo o marrone: tra i simboli della terra, essi infatti rappresentano e favoriscono cordialità e calore. Abbinati ad un cordiale benvenuto del personale, trasmetteranno una piacevole sensazione di serenità ai clienti, mettendoli inconsapevolmente a proprio agio.
In ipotesi vi sia una sala d’aspetto, la cordialità potrà essere sacrificata a vantaggio della socialità. L’utilizzo del rosa, simbolo di ottimismo e stabilità, suggerisce all’inconscio l’apertura verso gli altri avventori, per un momento di leggera convivialità privata in attesa del relax del trattamento.
Infine, nell’area dedicata ai trattamenti, una buona regola è l’utilizzo del blu, colore acquatico che richiama calma ed introspezione, o del beige, dalla connotazione autunnale e che apre ad una profonda dimensione di pace.
Anche i materiali d’arredamento rivestono grande importanza.
Il Feng Shui favorisce in linea generale l’utilizzo di materiali naturali.
Per questo, l’uso della plastica, materiale sintetico, sarebbe da evitare, mentre è opportuno usufruire del legno, materiale “vivo”, con caratteristiche polivalenti e che suggerisce la fuga dagli stressanti e quotidiani stimoli moderni (è favorito anche l’uso di forme pure di legno, quali vimini e bambù), e del vetro, la cui lucidità e capacità riflettente lo rende perfetto per luoghi di relax.
Anche i tessuti, seppur fibre naturali quali lino e seta, non sono adatti ad un Centro Estetico, posto che la loro composizione, intrecciata ed imbottita, rallenterebbe il naturale flusso di energia individuale e collettiva.
Un tema oggetto di profondo dibattito è poi quello della luce. In questo ambito, il principio ispiratore di ogni scelta è il riscontro del giusto equilibrio di energia.
Per seguire i dettami del Feng Shui, non è necessario l’uso di mobili e lampade in stile “orientaleggiante”, ma piuttosto una sistemazione degli arredi e, ovviamente, dei punti luce basata sulla funzionalità delle stanze.
In questo senso, sono da evitarsi lampade da terra che proiettino una luce piatta ed impersonale verso l’alto che ostacoli il naturale flusso energetico, così come i c.d. “faretti”, che potranno al limite destinarsi a singoli particolari (es.: quadri), ma mai all’intero ambiente.
Da favorirsi sono invece lampade in legno o vetro, in numero analogo alle persone che la stanza è destinata ad ospitare. Nei locali destinati a trattamenti estetici o massaggi, sono quindi opportuni 2 punti luce, posti ad altezze differenti e che donino luce omogenea ad ogni superficie. Da ricordare, senza qui approfondire, è che il Feng Shui favorisce le forme arrotondate in sostituzione degli spigoli, che ispirerebbero vibrazioni negative.
In ipotesi l’ambiente non consenta quando sopra, una buona norma generale è l’utilizzo di lampade da terra con diffusori che irradino una luce diffusa e soffusa, non diretta verso l’alto. Il risultato sarà un ambiente accogliente, che favorisce relax e conversazione. Sono apprezzate anche le lampadine al led, che non emettono radiazioni.
Un ultimo tema da affrontare è quello degli oggetti d’arredamento e della loro collocazione. Nell’impossibilità di affrontare l’argomento in modo esaustivo, si riportano qui alcuni consigli di facile realizzazione ma di grande effetto.
Il lettino per i trattamenti, ad esempio, non deve posizionarsi casualmente, ma in modo da consentire al cliente di non avere alcun punto luce dinanzi a sé e di poter almeno intravedere l’ingresso nella stanza.
Il Feng Shui identifica l’angolo sud-est come la “zona soldi”. Il posizionamento di una fontana o comunque di una sorgente d’acqua in questo punto porterebbe fortuna e prosperità materiale.
Un’ulteriore buona norma è poi la collocazione di una ciotola di pietre di fiume o di mare al di sotto del lettino, per migliorare la messa a terra energetica. L’essenza delle pietre è infatti quella di collegarci alla terra e portare stabilità. In combinazione con il trattamento, esse porteranno equilibrio tanto al ricevente quanto all’operatore.
Maximilian Schoplin è dottore di ricerca presso la Berlin University of the Arts (UdK Berlin) in Design dell’Oggetto e dell’Ambiente e collabora come coordinatore progettuale con diversi studi d’architettura d’interni nella capitale tedesca.